La gloriosa terra osca (l’attuale Sannio e Irpinia, ma anche il Molise, parte della Lucania e dell’Abruzzo) non offre solo colline verdeggianti e aria buona, ma anche (tante) storie da raccontare. Le antologie Oschi Loschi raccolgono il meglio della narrativa “osca” contemporanea, senza condizionamenti di genere o stile, il tutto condito da una predisposizione al “losco” nel senso più ampio e allettante del termine.

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martedì 15 luglio 2014

OL3 (oltre) la biblioteca di Solopaca

Siamo stati felicissimi di ricevere l'invito a presentare Oschi Loschi a Solopaca (e questo non ha niente a che fare - ufficialmente - con la nostra predilezione per i fantastici vini rossi del Taburno).

Perciò sabato 26 luglio, in occasione dei Sabato del Villaggio 2014, porteremo "Oschi Loschi. Storie per attaccar bottone" alla Biblioteca comunale "Stefano Cusani".



La presentazione, organizzata in collaborazione con la Pro-Loco e con il comune di Solopaca, sarà nobilitata dalle letture di Pasqualina Malgieri e Claudio Pau, e dalla presenza di molti degli autori della raccolta.

Vi giunga quindi il nostro invito a raggiungerci in tanti, alle ore 19:00, in via Procusi 67 a Solopaca (BN).


martedì 11 marzo 2014

OL3 (oltre) la BIBLOS

La carovana di Oschi Loschi torna a Cerreto Sannita, alla BIBLOS - Biblioteca del Sannio, per una nuova presentazione ricca di interessi e contenuti. 
Le letture ad opera di Ilaria Melillo, Luca Palumbo e del Forum Giovani di Cerreto, nonché le musiche del quintetto formato da Baldo Perretta, Emilio Dongiacomo, Giuseppe Guarino, Luigi Pengue e Vincenzo Orsini, allieteranno l'incontro, che ruoterà attorno alla disamina della professoressa Angela Maria Pelosi e al dibattito aperto con gli autori.

Un appuntamento che non si può mancare, quindi. Vi aspettiamo nella incantevole cornice del Palazzo del Genio a Cerreto Sannita sabato 29 marzo, alle ore 18:00.


giovedì 26 dicembre 2013

OL3 (oltre) il MenteLocale a Fragneto Monforte

Sottotitolo: raduno di coppie scambiste (ma pure singoli/e) di storie per attaccar bottone.
La nostra antologia verrà presentata domani sera (27 dicembre), come sempre in maniera irriverente, al MenteLocale (via Ripa 5, Fragneto Monforte, BN), tra i dipinti di Nicola Lino Salvatore e le invenzioni degli autori di "Oschi Loschi, Storie per attaccar bottone".
Vi aspettiamo alle ore 19:00 per bere, mangiare e divertirci assieme. A seguire l'avvolgente live del Rever Jazz Quartet.


lunedì 16 settembre 2013

LA NUOVA SQUADRA

Che non è una fiction di Raitre, ma gli autori (e i relativi racconti) selezionati per la terza raccolta Oschi Loschi in uscita a dicembre.
Ecco l'elenco dei magnifici diciotto:


SABATINO di Valerio Vestoso

FÜR ELISE di Giuseppe Guarino

L’INTERVISTA DEFINITIVA di Collettivo Càlamano

PROPLAYI CONTRAST. LA REGOLA di Alessandro Paolo Lombardo

UNA MACCHIA DI BIANCO di Marco Di Meola

OSSA di Massimo Varchione

CARNE DI FAMIGLIA di Ursula Iannone

STRALCI INEDITI DI CRONACHE CELESTI di Ferdinando Silvestri

PIPPE di Giovanni Vergineo

DR. HYNKFUSS di Alessandro Caporaso

DEL LUPO E DELL’UOMO di Emanuele Corbo

NON C’È VIOLA SENZA SPINE di Alessio Paolucci

DIARIO DI CANTINA di Giovanni Rossi

IL SECONDO RESPIRO di Alfredo Martinelli

IN PROVINCIA NON SUCCEDE MAI NIENTE di Antonio Furno

SCACCO MATTO di Marialaura Orlando

ARTURO BANDINI CUCCINIELLO di Filippo Ciasullo

LE SETTE ORE di Maria Pia Selvaggio

C'è un abruzzese (il primo oscolosco non campano), c'è un lavoro a più mani (il primo progetto di scrittura collettiva losca) e soprattutto c'è un amico che se n'è andato, ma che ci doveva essere per forza.
Pazientate, che dicembre arriva presto.

mercoledì 28 agosto 2013

Nuova antologia, nuovi autori!

Domenica 15 settembre [ore 17:00], nella splendida cornice del principale music club della Terra Osca (Morgana Music Club,via Umberto I, 8, Benevento) renderemo pubblici i nomi della terza antologia Oschi Loschi in uscita a dicembre.
Ogni autore sarà presentato dalle voci ufficiali dell'evento (che sono tra di voi, sappiatelo) con la... "motivazione" per la quale è stato selezionato. 
Scopriteli insieme a noi, e ai cocktail dell'american bar che avranno dei nomi adatti all'occasione. Non mancate!


martedì 4 giugno 2013

Oschi Loschi ospite del Gigante Buono

Tra i tanti che converranno sabato 22 giugno 2013 a Telese Terme (BN) per il VIII memorial Cesare Alterio, ci saranno anche gli Oschi Loschi, nello spazio letterario "spizzichi d'autore", per dibattere di scrittura, di racconti e di tanto altro. 
Ad accoglierci, insieme all'associazione organizzatrice Il Gigante Buono, la giornalista (ma soprattutto amica) Maria Grazia Porceddu.
Siateci anche voi.
Se non per noi (l)oschi, almeno per la parata di pupazzoni che seguirà (e per gli altri ospiti).
Ulteriori dettagli nella locandina che segue.
Ci vediamo a Telese.




martedì 12 marzo 2013

Sette per Tre Ventuno


7 x 3 = 21. 
Sette per Tre Ventuno. 
SETTE come il numero di autori, TRE come le poesie a testa, VENTUNO come il 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia 2013.

Accogliendo l'invito di un gruppo di amici (tra i quali spiccano tre Oschi Loschi doc), giunge un po' inaspettato il secondo appuntamento della serie di incontri "Oschi Loschi presenta", dedicato inusualmente alla poesia.
Domenico Cipriano, Rita Pacilio, Nicola Sguera, Cosimo Caputo, insieme ai "nostri" Raffaele Barbieri, Vincenzo Dente e Filippo Ciasullo, ci delizieranno con tre composizioni poetiche cadauno, probabilmente losche, sicuramente emozionanti, per poi cogliere l'occasione e parlare di cultura, poesia, libri, territorio.
Introduce, coordina e bacchetta il big-boss di Never Mind Maria Elena Napodano.

L'appuntamento è giovedì 21 marzo, alle ore 18:30, presso l'ALMOST BLUE - associazione casa della cultura - via Niccolò Franco 48, nel cuore di Benevento
Non mancate!


giovedì 7 febbraio 2013

OSCHI LOSCHI® PRESENTA




Che male avrà fatto, Morena, la tigre bengalese d’o Gorilla, per essere stata portata anche lei sulla Domiziana, squallido palcoscenico di insensate vicende, e per morirci anche, su quella strada che è anche un po’ il viatico per l’inferno, questo Marco Ciriello non ce lo dice.
Morena non è che un eccellente nome di una lunga lista di morti ammazzati in circostanze rocambolesche ed irritanti, incredibili e sbagliate, raccontate dallo scrittore di origini avellinesi, edito dalla Bompiani.
Realistica e allo stesso tempo disarmante, la storia provoca amara ilarità e insofferenza, vissute con disillusione dagli stessi protagonisti, tutti o quasi aventi ruolo di voce narrante nell’incredibile sequenza di fatti, veri o verosimili, ambientati in uno dei principali feudi della camorra, pieni di prostitute straniere, braccianti clandestini, umanità sfruttate, poveri e poveracci senza origine e senza sorte, sbraitanti aspiranti eroi, cui l’unico privilegio concesso è quello di incazzarsi e fare danni, senza la minima speranza di cambiare lo status quo.
Il vangelo a benzina diventa così un riassunto dei peggiori annali della storia moderna, suscitando l’incontenibile desiderio di recarsi sui luoghi dei delitti e strapparne il dominio agli sporchi cattivi. Il tragicomico omicidio di un regista porno ad opera del suo attore feticcio, il comprensibile tentativo di un killer serbo di riscattarsi, le indagini di un commissario strafottente e sprezzante delle proprie condizioni di salute, la corruzione, l’inseparabile destino del potere e del malaffare, tutti quegli scenari tanto noti da essere quasi un nauseante dejà vu, almeno per chi sa bene come funzionano le cose da quelle parti – e per chi vive in territori attigui – sono raccontati dunque in modo convincente e con indiscutibile bravura, senza contare i colpi di scena e gli intrecci tra diverse storie nella storia, che rendono la lettura interessante, grazie anche all’utilizzo di un gergo dialettale che probabilmente parla al di là di qualche termine astruso per i non natii della zona.
Il Vangelo a Benzina” sarà presentato nell’ambito del ciclo di incontri “Oschi loschi presenta” alla Libreria Luidig [Palazzo Collenea, Corso Garibaldi, Benevento] il prossimo 22 febbraio [ore 18:30], primo appuntamento della serie, che sarà anche l’occasione per dare in pasto ai presenti e al mondo intero il quasi-Manifesto degli Oschi Loschi, per gettare le basi della partecipazione ad una nuova avvincente pubblicazione dell’antologia (edita da Never Mind) ormai famosa per aver rivendicato la valenza dell’antica popolazione del Sannio storico anche nel campo della narrativa.

Oltre a Marco Ciriello che (bontà sua) sarà presente, interverranno Alessandro Paolo Lombardo, (l)osco giornalista di bMagazine, Martina Iorio che ci delizierà con le sue letture, Maria Elena Napodano, (l)osca mente di Never Mind, e Flavio Ignelzi, indomito curatore di Oschi Loschi.

venerdì 26 ottobre 2012

OL a San Lorenzello

Nella magnificenza del signorile e settecentesco palazzo Massone di San Lorenzello (BN), "Oschi Loschi" sarà ospitato dall'Ente Culturale "Nicola Vigliotti".
Dopo i saluti di Giovanni Di Santo, sindaco di San Lorenzello, e l'introduzione di Nicoletta Festa, assessore alla cultura, la nostra antologia sarà presentata da Luigi Botte e Tullio Ruggieri, coordinati dal presidente dell'Ente Alfonso Guarino.
Il collettivo Oschi Loschi invaderà la sala del Frantoio di palazzo Massone sabato 3 novembre alle ore 18
Noi ci saremo. Siateci anche voi!




venerdì 21 settembre 2012

Gli oschiloschi invadono La Fenice a Telese Terme

Domenica 30 settembre, alle ore 18:00, il collettivo Oschi Loschi sarà ospitato dalla libreria LA FENICE [viale Minieri 150, Telese Terme (BN)] della nostra amica Rosa Caruso.

L'incontro, moderato dalla giornalista di SannioLife Maria Grazia Porceddu, comprenderà una losca lettura delle carte, scorci e interpretazioni di brani tratti da "Oschi Loschi. Racconti solidi come castelli di carte" e tanto altro ancora.
Venite a divertirvi con noi in maniera (l)osca! Non mancate! 



lunedì 10 settembre 2012

OL a Tramonti d'Arte, Pago Veiano (BN)


Domenica 23 settembre, alle ore 19:00, presso Piazzale L'Occhio a Pago Veiano (BN), in occasione della rassegna Tramonti D'Arte, si terrà la presentazione della nostra beneamata antologia oscalosca.

Introdurrà e modererà Aldo Caporaso, presidente del Forum Giovani di Pago Veiano. Interverranno Emanuela Miceli, vicepresidente dell’Associazione Verehia e Antonella De Ieso, vicepresidente del Forum Giovani di Pago Veiano. 
A seguire: aperitivo a km zero a cura della Pro loco di Pago Veiano, Chantico in "Il focolare addomesticato"- live performance pirotecnica, i "Pensiero acustico" live. 
La serata prevede altresì le esposizioni artistiche di diversi artisti (Angelo De Cicco, Davide De Palma, Franco Mazzeo, Anna Maria Mercuri).
Non mancate!



giovedì 28 giugno 2012

NARRAZIONI E NARRATORI DALLA TERRA DEL PREMIO STREGA


Giovedì 5 Luglio 2012, alle ore 20, presso “Il Vinocolo”, Vico G. Vetrone 2, Foglianise (BN), si terrà l'incontro NARRAZIONI E NARRATORI DALLA TERRA DEL PREMIO STREGA.

Interverranno: Maria Pia Selvaggio, Rita Pacilio, Maria Grazia Porceddu, Giustino Pennino, Adriana Pedicini e il collettivo Oschi Loschi, salutati dalle Istituzioni locali.
Modererà Maria Elena Napodano.


Narratori sanniti che si ritrovano ad uno speciale appuntamento al Vinocolo di Foglianise: sul tavolo alcuni degli annosi dubbi che attanagliano uno scrittore proveniente dalla terra che ha dato i natali a quello che è forse il più importante premio di narrativa del nostro Paese.
In un territorio provinciale che provocatoriamente indicheremo come, nel suo complesso, meno popoloso del solo quartiere Vomero di Napoli, quanto è più palpabile il calo delle vendite dei libri, considerato che ogni anno in Italia se ne pubblicano circa 60.000 mentre, secondo l’ISTAT, un italiano su due non ne legge neanche uno?
La spasmodica ricerca, da parte delle case editrici, di prodotti librari in grado di trainare le vendite, spesso a scapito dei contenuti, ha dato la stura all’esplosione dei fenomeni dell’auto-pubblicazione e del vanity press, i quali, spesso e volentieri, fomentano velleità di sedicenti scrittori senza contribuire ad un ritorno alla qualità. Eppure (Sugarpulp nel Triveneto insegna) talvolta l’editoria indipendente può rappresentare quella risposta convincente alle genuine necessità narrative locali e per quei lettori interessati a nuove forme di espressione letteraria, radicate in un territorio ma non per questo in esso imbrigliate, sia come tradizione narrativa che per la formula linguistica adottata. Un tema, quest’ultimo, molto interessante anche dal punto di vista delle modifiche esercitate dalle nuove forme di scrittura sul linguaggio.
Altra grande sfida è l’opportunità costituita dall’imminente proliferare dell’editoria digitale (anche sotto forma di self-publishing), che secondo John B. Thompson, professore di sociologia all’università di Cambridge continuerà a crescere, offrendo magari innumerevoli possibilità di emergere, a quelle valide penne finora ignorate dai grandi circuiti dell’editoria perché “relegate” in bacini territoriali di scarso interesse numerico, e in questo senso il Sannio, dove pure è nato il Premio Strega, costituisce un caso emblematico.
In un momento storico in cui la grande distribuzione sarà perciò costretta a riorganizzarsi, un valore aggiunto sempre più peculiare sarà costituito dalla cosiddetta “bibliodiversità”, ossia l’indispensabile diversificazione della produzione editoriale messa a disposizione del lettore. Chissà che questo, insieme all’avvento degli e-book, non comporterà anche un riequilibrio nella (finora) impari competizione tra piccoli e grandi editori.

domenica 10 giugno 2012

Parole e immagini da Oltrefrontiera

Questa sintesi video della presentazione di Oschi Loschi ad Avellino (presso Oltrefrontiera) rende l'atmosfera dotta e ironica che si è venuta a creare la sera del 1 giugno (con le letture dell'Associazione Culturale Iride, i contributi di Generoso Picone e di tutti gli intervenuti).
Un grazie immenso a Carlo Crescitelli per l'ideazione e l'assembleggio delle immagini.

venerdì 25 maggio 2012

Intervento della dott.ssa Angela Maria Pelosi su Oschi Loschi


Riportiamo l’approfondita analisi di Oschi Loschi realizzata dalla dottoressa Angela Maria Pelosi, dirigente scolastica dell'IC Mazzarella di Cerreto Sannita, in occasione della presentazione presso la Biblioteca del Sannio (lo scorso 28 aprile). Un grande ringraziamento alla dottoressa, la cui arte oratoria ha coinvolto e appassionato gli autori presenti e gli intervenuti all’incontro, resa solo in parte dal testo scritto.


Questa sera parleremo di un libro di racconti, edito dalla  Never Mind di Maria Elena Napodano dal titolo: “Oschi Loschi. Racconti solidi come castelli di carte”.

Come vedete c’è già molto da dire sul nome degli autori e sul titolo. Allora diciamo subito che gli autori hanno scelto di chiamarsi come le antiche genti che abitavano il  territorio del Sannio, dell’Irpinia, del Molise e parte della Lucania e dell’Abruzzo, gli oschi appunto. Hanno accompagnato il sostantivo con un aggettivo particolare, forse, come loro affermano, per esigenze di rima oppure per alludere al loro modo simpatico di dichiarare la propria vocazione al clandestino, al sotterraneo, al torbido, all’underground, ovviamente in senso letterario.
È una raccolta di 20 racconti brevi, scritti da 20 autori diversi, giovani, tutti del territorio sannita, e che pertanto offrono uno spaccato di esistenza giovanile della nostra terra e anche, in particolare della nostra città capoluogo, Benevento. I temi dei racconti sono differenti, come anche i loro stili appunto perché l’opera nasce come una tela tessuta in modo assolutamente libero da ciascuno e da tutti.
L’unico file rouge che in qualche modo percorre le storie sono i semi delle carte da gioco napoletane che  le ordinano e le raggruppano. Coppe: l’ebbro destino e le sue ombre inquiete; Spade: colpi al cuore per placare la sete di vendetta; Denari: valori che non si custodiscono in cassaforte; Bastoni: castighi divini per chi non se li cerca.

Si parte dai racconti delle coppe ricolme di destino e di atmosfere metropolitane, in cui si muovono figure solitarie collocate fra il reale e il metafisico, come il personaggio di Dio, nel racconto di Flavio Ignelzi, per passare attraverso un tango milonga ad affrontare l’ebbrezza dello sconcerto di Filippo, nel racconto di Emilio Fabozzi, il quale crede nel colpo di fulmine e strafatto di Jack Daniels, va in giro  con una magliettina bianca a mezze maniche con su dipinta la faccia  stilizzata di Woody Allen e una scritta sul petto che recita “credi nel colpo di fulmine o devo passare di nuovo?”. Poi è la volta del trionfo di Specchia di Alessandro Paolo Lombardo. Qui il gioco speculare si fa intrigante. Specchia è il riflesso di Antea o Antea il riflesso di Specchia? A volte la realtà speculare è utile per esaltarci, sebbene possa sfuggirci di mano e diventare una rivale perfida. Tuttavia utile, se può sostituirci nel dolore. Isabella Pedicini ci riporta in città, in un pomeriggio qualunque, alle ore 15, quando il ritrovamento di un oggetto, avvenuto per caso, mette in moto avvenimenti  inquietanti e stimola presenze inconsuete. In un tempo che scorre troppo velocemente. La sezione Coppe si chiude con il racconto di Daniele Viola, “Due bottoni”, un bozzetto malinconico intriso di pensieri, odore di terra, freddo e solitudini.

Anna Lisa De Mercurio con “Camera Oscura”, apre la sezione Spade. È una storia costruita per scatti, per fotografie, immagini che si fanno via via sempre più taglienti. E la storia prende un corso imprevedibile. L’ultimo scatto è il più amaro. “Greta strizza gli occhi” è il racconto di Maria Elena Napodano, che trascina il lettore in una atmosfera al limite tra il sogno e l’assurdo, inchiodandolo alla lettura, sotto la minaccia delle punizioni di Greta, una bimba killer che potrebbe strizzare gli occhi da un momento all’altro. “Nero Latte” di Stella Iasiello ci riporta nella città stregata di Benevento, dove aleggia la magia, e dove un oscuro destino può anche assumere il significato di una magica felina vendetta. Le spade continuano a ferire la sensibilità del lettore con il racconto di Giovanni Vergineo “Binario morto”, nel quale si mescolano ricordi adolescenziali, rimorsi, paure. La storia che per certi versi richiama suggestioni verghiane, sembra possedere la forza catartica di una confessione. L’amore, l’amicizia, la vita stessa non sono altro che un binario morto. Marcello Serino, in “Un amore che brucia” giocando sul doppio senso dell’amore come sentimento che brucia l’anima, ci racconta del portiere di calcio Gigio Cerqueti, protagonista del racconto, che invece ha il desiderio profondo di bruciare il suo amore nel senso letterale del termine. Infatti, egli non cessa mai, giorno dopo giorno, di pensare al momento in cui darà alle fiamme la sua fidanzata, per il solo desiderio di sentire il dolce profumo dell’amore che brucia. L’epilogo del racconto è davvero di fuoco!

La sezione Denari è introdotta da Umberto Di Lorenzo con il racconto “Quello che rimase del cielo”, una delicata e toccante storia di una famigliola messa di fronte ad una prova esistenziale troppo grande e dolorosa. Il cielo a volte si nega nella sua immensità e regala agli uomini solo una piccola parte di sé.
La sezione procede con “Da consumarsi preferibilmente entro l’attimo appena trascorso” di Federica D’Avanzo, un breve racconto molto denso, a struttura circolare. Al centro la protagonista  concentrata su una nostalgia. Tutt’intorno spazi chiusi e un gran desiderio di  ritrovare la forza di guardare dritto davanti a sé.
Annamaria Porrino ci trasporta nel mondo di Virginia Woolf. Attraverso una narrazione onirica, l’autrice fa rivivere la scrittrice britannica e ne tratteggia gli aspetti salienti della sua personalità, fino al giorno fatale del suo suicidio nelle acque del fiume Ouse. Il titolo del racconto allude all’opera saggistica della Woolf, “Una stanza tutta per sé”.
“Tracce di impronte granitiche” è il racconto di Paola Corona in cui sogno e realtà si confondono. E sul limitare delle due dimensioni c’è la musica che fa da demiurgo e prepara per la protagonista Noemi, una nuova realtà, che ha come preludio la luce di due occhi neri.
Il racconto dal titolo “Ma quale falce ma quale martello, paletta secchiello il simbolo più bello” di Filippo Ciasullo chiude la sezione denari. L’impianto del racconto è scenico. La storia evolve su un dialogo molto fitto tra un papà e la figlioletta. Il luogo della storia è la villa comunale di Benevento. Tutto sembra pulito, innocente. Ma improvvisamente emerge il losco dove meno il lettore se lo aspetta. Come risolvere? Basta raccontare… magari cominciando dal principio, da Giove, per esempio!

Apre la sezione Bastoni “Il circolo delle Quinte” di Donato Zoppo, nel quale il protagonista Dylan Zarrella trascina il lettore in un  lunghissimo vortice disperatamente simpatico di bastonate musicali e giornalistiche tra sorrisi e riflessioni amare.
In “Ver sacrum” di Giuseppe Di Gioia, l’autore prende spunto dal ver sacrum, una manifestazione divinatoria delle antiche popolazioni italiche, che costringeva alcuni giovani prescelti alla migrazione forzata, per affrontare il triste tema della mancanza di lavoro nella nostra terra. Marco le prova tutte, poi partirà come una vittima sacrificale, senza voltarsi indietro.
Luigi Furno è l’autore di “Si è ammazzato uno” un racconto un po’ visionario e un po’ inquietante sul senso dell’esistenza. A tratti emergono segmenti di lucidità che guidano e fanno avanzare la trama,  ma sono solo parentesi, in mezzo a un mare di immagini e pensieri  che sembra uno scroscio impetuoso di un flusso di coscienza inarrestabile. E alla fine il lettore non potrà fare a meno di chiedersi: ma vivere non è forse pericoloso?
Con “2958 km (estate 2004)” di Massimo Varchione, ci troviamo di fronte ad un racconto on the road, in viaggio attraverso le città del sud  su un camion per un tour tra spettacoli e palchi da montare e smontare, in compagnia di una umanità di passaggio, conosciuta e subito lasciata, nella quale cercare il senso delle proprie radici, mai sentite così violentemente necessarie, quanto più ci si allontana da esse.
Chiude la sezione bastoni e la raccolta il racconto “Maggio fiorentino” di Ernesto Razzano, che ci riporta a Firenze nella primavera del 1993, presso l’accademia dei Georgofili, dove nella notte fra il 26 e 27 maggio l’intero nostro Paese prese una delle bastonate più dolorose della nostra storia.  Razzano, con delle pennellate precise ci racconta lo scorrere naturale della vita intorno a quello che sarà l’epicentro del dolore. Un modo molto riuscito per far riflettere il lettore. Un grido perché la giustizia non lasci impunito chi ha sfregiato Firenze e tutti noi per sempre.

Ho letto questo libro tutto d’un fiato, affascinata dal ritmo della narrazione, dalla diversità dei personaggi e delle situazioni descritte, dagli stili essenziali e lineari. Anche la lingua è efficace, contemporanea, ricercata quanto basta. Già il titolo risulta immediatamente accattivante e intrigante poiché evoca immediatamente un ossimoro: racconti solidi come castelli di carte. I castelli di carte non sono affatto solidi, vivono in bilico perennemente, pronti a crollare al primo soffio o alla prima instabilità. I racconti, invece, ben 20, che compongono l’opera sono, al contrario, solidissimi. Per di più, aggiungerei, ritenendo di essere nel giusto, che essi presentano una compiutezza e una maturità rispondenti a uno dei canoni letterari  notoriamente più accreditati dalla critica:e cioè che la narrativa deve avere come suo vero fine la scoperta e la registrazione del mondo dell’uomo. Il libro degli Oschi loschi, ripropone il mondo attraverso il gioco misterioso dell’immaginazione, e questo mondo ci accoglie con un meccanismo complesso di specularità e di rimandi spaziali e temporali.
Il  libro nasce nella terra osca, vissuta dagli autori come una condizione psicologica e sociale, prima che geografica, con le sue contraddizioni, le sue durezze, con la sua umanità variegata, nella quale gli autori affondano la loro indagine alla ricerca della verità delle passioni totali, di una condizione autentica di vita.
È una terra che si narra, ma che nello stesso tempo è attraversata da schegge di universalità.  Le storie osche, pensate da autori oschi, alla fine superano i confini della terra osca e si ritrovano a parlare dell’universo mondo all’universo mondo. E ciò accade magicamente grazie esattamente alla narrazione, perché solo la narrazione ha il potere di attraversare un mondo e di connetterlo all’universalità del sentire umano. Venti giovani oschi, una pluralità di voci, decidono di partire da un punto fermo, per narrare. Dalla propria terra. Da se stessi, dalla propria realtà, dai propri sogni, poi scoprono, noi scopriamo, che in realtà essi con la molteplicità delle loro storie stanno parlando  non solo dalla propria terra, ma alla propria terra, restituendole un altrove universale, fatto di sentimenti, paure, ironie, dolori, assoluti ed eterni. Ecco la magia, la potenza del racconto. Le storie, nella loro varietà, frantumano la fissità dell’unità del tempo e del luogo, e costruiscono incredibili vie di connessione  tra il particolare e l’universale.
Credo che il senso vitale di questo libro sia proprio questo.
Maggiormente più apprezzabile se si tiene conto che questi giovani autori sanniti pubblicano in un momento di crisi non solo economica, ma soprattutto culturale come quello che stiamo vivendo attualmente in Italia.
Raccontare è stato e sarà sempre un bisogno insostituibile dell’uomo. Fin dall’antichità, egli ha raccontato dapprima oralmente, poi, da Omero in poi,  fissando le sue storie con la scrittura. Raccontare è un po’ come vincere la morte, l’oblio. Non a caso anche nel linguaggio comune quando si supera un pericolo si dice: l’importante è che lo si può raccontare! Il racconto ci rende vincitori, ci rende immortali e ci apre al resto dell’umanità, di oggi e di domani.
Un’opera plurale, quella degli oschi loschi, condotta a più mani sapientemente dentro i meccanismi narratologici, con effetti che stimolano la curiosità, attivano la coscienza, muovono le emozioni.

lunedì 21 maggio 2012

Oschi Loschi ad Avellino

Oschi Loschi giunge ad AVELLINO, venerdì 1 giugno [ore 19:30], ospitato da Oltrefrontiera (via Terminio 28).
All'incontro parteciperanno il giornalista e scrittore Generoso Picone (Il Mattino), il Presidio del Libro di Avellino e l'Associazione Culturale Iride (che curerà le letture).
Partecipate anche voi!


venerdì 20 aprile 2012

Oschi Loschi alla Biblioteca del Sannio

Continua il tour di presentazioni di Oschi Loschi.

Sabato 28 aprile, alle ore 18:00, la nostra raccolta di racconti oschi preferita sarà ospitata dalla Biblioteca Del Sannio, presso il Palazzo del Genio, a Cerreto Sannita (BN).

Oltre alla presenza di molti degli autori, il programma prevede i saluti di ANTONIO DI LEONE, la moderazione di ANGELA MARIA PELOSI, dirigente scolastica dell'IC Mazzarella di Cerreto Sannita, e le letture scelte ad opera di MARCO DI MEOLA e ILARIA MELILLO.

Partecipate numerosi.


mercoledì 4 aprile 2012

Oschi Loschi al CABALA (Nola)


Venerdì 13 aprile, alle ore 20:00, presso il CABALA BOOK & BEER, la prima birreria letteraria italiana, via Fonseca 47, NOLA (NA), si terrà la presentazione di Oschi Loschi.

La serata sarà moderata da Nunzia Scala, alle letture dei brani tratte dal libercolo si esibirà Ursula Iannone su accompagnamento live-on-stage di Luigi Furno.

La serata sarà completata dal gruppo musicale “I Soliti Accordi”.

L’ingresso è 5 € (consumazione e buffet no-stop, cioè bevete una birra e mangiate a piacimento).

Non mancate!

lunedì 16 gennaio 2012

Oschi Loschi a San Giorgio Del Sannio


“Oschi Loschi” torna a San Giorgio del Sannio a distanza di un anno dall’uscita del primo volume: la seconda edizione dell'antologia sannita sarà presentata giovedì 26 gennaio presso il pub “Affuoco” di Viale Spinelli a San Giorgio del Sannio (BN) a partire dalle 19.30.

L’iniziativa rientra nella programmazione annuale dell’associazione culturale “La Fabbrica della Creatività” che si conferma la realtà culturale più dinamica del territorio.



Gli scrittori (l)oschi incontreranno amici e lettori nella suggestiva cornice del pub “Affuoco”, per la lettura di un estratto di ciascun racconto, attraverso la voce narrante di Nicla Antonaccio. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Maria Grazia Porceddu.

Non mancate!

martedì 20 dicembre 2011

Una scheggia di presentazione

Per chi se l'é persa (mannaggia a voi), per chi c'era ma (a causa della calca) è capitato troppo dietro, per chi c'era ma se la vuole rivedere lo stesso: un piccolo estratto dalla serata di presentazione di Oschi Loschi. Racconti solidi come castelli di carte svoltasi presso la Locanda di San Bartolomeo domenica 18 dicembre.
In cabina di leggìo, Martina Iorio declama un cut-up dei cinque racconti abbinati al seme delle Coppe, accompagnata dai tasti d'avorio di Massimo Varchione.
La testimonianza è giunta a noi grazie ad Alessandro Paolo Lombardo (riprese & montaggio). Buona visione.


venerdì 16 dicembre 2011

Il gran giorno

Il gran giorno è arrivato (o quasi). Non lasciatevi sfuggire la seratona di presentazione, dopodomani domenica 18 dicembre, alle ore 18:00, presso la Locanda di San Bartolomeo (via Alfonso de Blasio n.3 - angolo Basilica di San Bartolomeo, al Corso Garibaldi - Benevento).
Vi aspettano sorprese, ricchi premi e cotillon. Sulla locandina qui sotto trovate altre informazioni utili (tipo la cibaria). Non mancate!