Che male avrà fatto, Morena, la tigre bengalese d’o Gorilla, per
essere stata portata anche lei sulla Domiziana, squallido palcoscenico di
insensate vicende, e per morirci anche, su quella strada che è anche un po’ il
viatico per l’inferno, questo Marco Ciriello non ce lo dice.
Morena non è che un eccellente
nome di una lunga lista di morti ammazzati in circostanze rocambolesche ed
irritanti, incredibili e sbagliate, raccontate dallo scrittore di origini
avellinesi, edito dalla Bompiani.
Realistica e allo stesso tempo
disarmante, la storia provoca amara ilarità e insofferenza, vissute con disillusione
dagli stessi protagonisti, tutti o quasi aventi ruolo di voce narrante
nell’incredibile sequenza di fatti, veri o verosimili, ambientati in uno dei
principali feudi della camorra, pieni di prostitute straniere, braccianti
clandestini, umanità sfruttate, poveri e poveracci senza origine e senza sorte,
sbraitanti aspiranti eroi, cui l’unico privilegio concesso è quello di incazzarsi
e fare danni, senza la minima speranza di cambiare lo status quo.
Il vangelo a benzina diventa così
un riassunto dei peggiori annali della storia moderna, suscitando
l’incontenibile desiderio di recarsi sui luoghi dei delitti e strapparne il
dominio agli sporchi cattivi. Il tragicomico omicidio di un regista porno ad
opera del suo attore feticcio, il comprensibile tentativo di un killer serbo di
riscattarsi, le indagini di un commissario strafottente e sprezzante delle
proprie condizioni di salute, la corruzione, l’inseparabile destino del potere
e del malaffare, tutti quegli scenari tanto noti da essere quasi un nauseante
dejà vu, almeno per chi sa bene come funzionano le cose da quelle parti – e per
chi vive in territori attigui – sono raccontati dunque in modo convincente e
con indiscutibile bravura, senza contare i colpi di scena e gli intrecci tra
diverse storie nella storia, che rendono la lettura interessante, grazie anche
all’utilizzo di un gergo dialettale che probabilmente parla al di là di qualche
termine astruso per i non natii della zona.
“Il Vangelo a Benzina” sarà
presentato nell’ambito del ciclo di incontri “Oschi loschi presenta” alla
Libreria Luidig [Palazzo
Collenea, Corso Garibaldi, Benevento] il prossimo 22 febbraio [ore 18:30], primo appuntamento della serie, che
sarà anche l’occasione per dare in pasto ai presenti e al mondo intero il
“quasi-Manifesto degli Oschi Loschi”, per gettare le basi della partecipazione
ad una nuova avvincente pubblicazione dell’antologia (edita da Never Mind) ormai
famosa per aver rivendicato la valenza dell’antica popolazione del Sannio
storico anche nel campo della narrativa.
Oltre a Marco Ciriello che (bontà sua) sarà presente, interverranno Alessandro Paolo Lombardo, (l)osco giornalista di bMagazine, Martina Iorio che ci delizierà con le sue letture, Maria Elena Napodano, (l)osca mente di Never Mind, e Flavio Ignelzi, indomito curatore di Oschi Loschi.