Giovedì 5 Luglio 2012, alle ore 20, presso “Il Vinocolo”, Vico G. Vetrone 2, Foglianise (BN), si terrà l'incontro NARRAZIONI E NARRATORI DALLA TERRA DEL PREMIO
STREGA.
Interverranno:
Maria Pia Selvaggio, Rita Pacilio, Maria Grazia Porceddu, Giustino Pennino, Adriana
Pedicini e il collettivo Oschi Loschi, salutati dalle Istituzioni locali.
Modererà
Maria Elena Napodano.
Narratori sanniti che si ritrovano ad uno speciale
appuntamento al Vinocolo di Foglianise: sul tavolo alcuni degli annosi dubbi
che attanagliano uno scrittore proveniente dalla terra che ha dato i natali a
quello che è forse il più importante premio di narrativa del nostro Paese.
In un territorio provinciale che provocatoriamente
indicheremo come, nel suo complesso, meno popoloso del solo quartiere Vomero di
Napoli, quanto è più palpabile il calo delle vendite dei libri, considerato che
ogni anno in Italia se ne pubblicano circa 60.000 mentre, secondo l’ISTAT, un
italiano su due non ne legge neanche uno?
La spasmodica ricerca, da parte delle case editrici, di
prodotti librari in grado di trainare le vendite, spesso a scapito dei
contenuti, ha dato la stura all’esplosione dei fenomeni dell’auto-pubblicazione
e del vanity press, i quali, spesso e volentieri, fomentano velleità di
sedicenti scrittori senza contribuire ad un ritorno alla qualità. Eppure
(Sugarpulp nel Triveneto insegna) talvolta l’editoria indipendente può
rappresentare quella risposta convincente alle genuine necessità narrative
locali e per quei lettori interessati a nuove forme di espressione letteraria,
radicate in un territorio ma non per questo in esso imbrigliate, sia come
tradizione narrativa che per la formula linguistica adottata. Un tema, quest’ultimo,
molto interessante anche dal punto di vista delle modifiche esercitate dalle
nuove forme di scrittura sul linguaggio.
Altra grande sfida è l’opportunità costituita dall’imminente
proliferare dell’editoria digitale (anche sotto forma di self-publishing), che
secondo John B. Thompson, professore di sociologia all’università di Cambridge
continuerà a crescere, offrendo magari innumerevoli possibilità di emergere, a quelle
valide penne finora ignorate dai grandi circuiti dell’editoria perché
“relegate” in bacini territoriali di scarso interesse numerico, e in questo
senso il Sannio, dove pure è nato il Premio Strega, costituisce un caso
emblematico.
In un momento storico in cui la grande distribuzione sarà
perciò costretta a riorganizzarsi, un valore aggiunto sempre più peculiare sarà
costituito dalla cosiddetta “bibliodiversità”, ossia l’indispensabile
diversificazione della produzione editoriale messa a disposizione del lettore.
Chissà che questo, insieme all’avvento degli e-book, non comporterà anche un
riequilibrio nella (finora) impari competizione tra piccoli e grandi editori.